In occasione di Artissima 2016, Tosetti Value per l’Arte, in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, presenta il percorso guidato dal curatore Francesco Zanot, uno Sguardo sulla Cina, tra Liu Bolin e Ai Weiwei.
La visita vuole essere l’occasione per creare un ponte tra due artisti che, apparentemente dissimili nella pratica artistica e nel modo di rapportarsi al proprio paese, offrono la possibilità di osservare quanto l’arte contemporanea cinese viva in un dialettica costante e imprescindibile con le dinamiche socio-politiche ed economiche di questa nazione così attenta a ritagliarsi un ruolo di leadership sulla scacchiera internazionale.
La mostra Liu Bolin, quale sviluppo? allestita negli spazi di Tosetti Value, permette di osservare la Cina e la sua relazione con il nostro paese, ribaltando il punto di vista che usualmente adottiamo-
Lo sguardo di Liu Bolin, attento ad osservare noi, il nostro patrimonio culturale da un lato e quello creativo-produttivo dall’altro, ci stimola ad una maggiore presa di coscienza dell’eredità da accogliere e preservare
Il suo è un monito alla conservazione. L’artista assume un preciso punto di vista rispetto al peso delle autorità cinesi, ma lo fa poeticamente, evitando lo scontro, scegliendo di camuffarsi per muovere dall’interno il cambiamento.
Ai Weiwei, figura provocatoria e controversa fin dagli esordi della sua pratica artistica, assume una posizione esplicita nel dibattito culturale, sociale, politico cinese e internazionale. La mostra Around AiWeiwei. Photographs 1983-2016 mette in evidenza i diversi momenti del percorso dell’artista. Le opere esposte sono le sue non-opere, materiali fotografici e video che ci permettono una straordinaria panoramica sulla Cina negli ultimi decenni.
A rendere esplicita la contaminazione tra arte visuale e Storia, apre la mostra, un tappeto lungo oltre quarantacinque metri connotato da una riproduzione fotografica in scala 1:1 delle tracce lasciate da carri armati su una carreggiata a sud-ovest di Pechino, la memoria va a quelle lasciate dai carri inviati a Piazza Tiananmen durante le proteste del 1989.
Il Family office, nell’ambito del progetto Prospettive curato da Tosetti Value per l’arte, sceglie di entrare in dialogo con la programmazione di un contesto artistico istituzionale, nella consapevolezza che l’incontro tra eccellenze in discipline diverse sia uno straordinario motore di crescita e arricchimento.