per l’Arte

Prospettive

Edward Burtynsky
Where do we stand?


Tosetti Value con la gentile collaborazione dello studio Burtynsky e di Admira, è lieta di presentare una selezione di opere scelte dai più importanti lavori del fotografo canadese.

Muovendo le fila dal volume Money! e dall’ indagine sulle interazioni tra arte ed economia reale, prosegue l’esplorazione del ventaglio di progetti autoriali che interrogano il nostro sguardo sul mondo globalizzato.
Da oltre trent’anni Edward Burtynsky focalizza la propria ricerca artistica sul rapporto uomo e natura documentando la trasformazione del paesaggio “a servizio” del progresso.
Affascinato dallo “straordinario dentro l’ordinario” l’autore ricerca e mappa per ogni suo progetto quei luoghi così significativi da tradursi in immagini emblematiche.
Le opere in esposizione ci accompagnano in un breve viaggio che attraversa le imprese megalomani della società cinese, per poi condurre tra chi come i grandi rottamatori di navi in Bangladesh sembra ancora fermo alle origini dell’evoluzione industriale, si sofferma sullo “svuotamento” delle cave di marmo che contrappunta il continuo riempirsi della città contemporanea e ancora, ci mostra gli effetti drammaticamente scenografici dell’estrazione di elementi come nickel, rame, uranio, petrolio.
I progetti dell’autore, che toccano Europa, America, Asia e Oceania, rendono evidente la portata della sua ricerca e la fascinazione per la “enorme scala delle cose che l’uomo può creare in contrasto con l’ambiente circostante”.
La forte dicotomia tra forma e contenuto, tra la bellezza dettagliata e nitida delle immagini e la portata drammatica dei singoli soggetti, veicola la “dissonanza cognitiva” dell’uomo moderno che sempre più consapevole non può rinunciare ad elementi del proprio benessere. Lontano dal voler muovere una critica di carattere politico o morale, Burtynsky testimonia un cambiamento e ci chiede di riflettere sulla sua irreversibilità.

“Per la prima volta nella storia dell’umanità si va affacciando una coscienza collettiva globale.
Questo non è mai successo prima ed è una diretta conseguenza dell’evoluzione tecnologica.
Il pianeta diventa sempre più piccolo, tutto diviene sempre più vicino e noi entriamo sempre più in relazione”.

In collaborazione con
Studio Edward Burtinsky
Admira, Milano

Scrap Auto Engines #11 Hamilton, Ontario, Canada, 1997
@Edward Burtinsky, Courtesy Flowers, London & Nicolas Metivier, Admira, Milano
« di 29 »
Catalogo della mostra

Esposto:
Marzo 2016 / Settembre 2016